La nostra immagine ci dice chi siamo?

Viviamo in un’epoca dove la bellezza e l’apparenza sembrano essere gli unici ideali da perseguire, spingendoci alla ricerca di una perfezione difficile da conquistare.

Ci troviamo cosi, sopraffatti da esercizi estenuanti in palestra, dalla conduzione di diete malsane, dall’acquisto di prodotti di bellezza, dall’utilizzo di filtri per le immagini sui social network e per i più “fortunati” dall’utilizzo della chirurgia estetica.

Ma è davvero così importante raggiungere questa innaturale perfezione? Cosa spinge le persone a sentire l’esigenza di doversi adeguare ad un’immagine omologata che non gli appartiene? Perché è importante essere attraenti e ricevere conferma dagli altri? Perché ci sentiamo tanto sbagliati se la nostra immagine corporea non rispecchia le norme sociali di bellezza? Ma soprattutto, perché valutiamo positivamente chi persegue certi ideali?

Perché l’immagine corporea è così importante?

Molti studiosi hanno indagato il rapporto tra immagine corporea e giudizio verso gli altri, nello specifico le ricerche condotte da Hu, Parde, Hill, Mahmood e O’Toole (2018) hanno evidenziato che le persone deducano un’ampia gamma di tratti della personalità semplicemente guardando le caratteristiche fisiche di un’altra persona. I risultati hanno mostrato che le persone associavano modelli corporei più robusti a tratti più negativi, come essere pigri e incuranti; mentre modelli corporei più snelli a tratti più positivi, come essere sicuri di sé ed entusiasti. I corpi classicamente femminili (ad esempio, a forma di pera) e maschili (ad esempio, con le spalle larghe) venivano associati a tratti “attivi”, come essere litigiosi, estroversi e irritabili. I corpi maschili e femminili che erano più rettangolari, d’altra parte, erano associati a tratti relativamente “passivi”, come essere affabili, timidi, affidabili e calorosi.

La tendenza a dedurre i tratti della personalità, a partire dalla forma del corpo, sembra che sia probabilmente universale, nonostante le conclusioni che le persone traggano variano in base alla loro cultura, etnia e persino all’età.

Se quando incontriamo nuove persone, le nostre prime impressioni sulla loro personalità possono dipendere dalla forma del loro corpo, appare evidente come questa assuma una grande importanza per ciascuno di noi. Tutti siamo motivati a dare sempre un’impressione positiva di sé e se questa impressione è legata a specifici canoni estetici, saremo inevitabilmente spinti a perseguirli.

Che ruolo hanno i social network?

Recentemente, gli effetti dei social media sulla nostra salute mentale e il benessere sono stati oggetto di molti dibattiti.

In particolare, un recente studio di Hougue e Mills (2019) della York University, ha indagato il rapporto tra il proprio aspetto fisico in giovani donne tra i 17 e i 27 anni e l’utilizzo dei social.

I risultati hanno mostrato che queste donne si sentivano più insoddisfatte del loro corpo e del loro aspetto dopo aver guardato le immagini sui social di qualcuno che percepivano come più attraente di loro.

Possiamo concludere che confrontarsi con altre persone abbia il potenziale di influenzare la valutazione di noi stessi. Allo stesso tempo, possiamo notare come alcuni tratti di personalità di un individuo possano predisporre ad atteggiamenti più negativi e come la semplice visione di forme corporee più robuste possa portare ad attribuire aspetti di personalità più negativi. I social media inoltre tendono a confermare le credenze che le persone già hanno in merito al legame tra immagine corporea e aspetti positivi o negativi della personalità, senza lasciare alcuno spazio a una possibile disconferma. Quindi se associamo a corpi snelli tratti positivi, i social tenderanno a confermare questa credenza.

Da questa analisi emerge sempre più utile educare i giovani all’uso dei social media, in particolare su come questi potrebbero farli sentire e su come ciò potrebbe essere collegato all’insoddisfazione per la propria immagine corporea.

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  • https://www.stateofmind.it/2019/03/immagine-corporea-social/