In una prospettiva moderna in cui l’individuo costituisce un’unità mente-corpo, appare sempre più chiara l’importanza di una presa in carico globale del paziente. Anche nella ricerca di una gestione il più possibile efficace dello stress è evidente come sia necessario rivolgere la propria attenzione non solo agli aspetti psicologici, ma anche alla dimensione fisica e corporea dell’individuo mediante attività che possano essere di aiuto nell’affrontare una situazione problematica: tra queste si trova senza dubbio lo yoga.
Effetti negativi dello stress
Che lo stress incida negativamente sul nostro stato di salute generale ormai è noto. Diversi studi hanno evidenziato come lo stress comporti un rischio per le malattie cardiovascolari, per l’ipertensione, per i dolori muscolo-scheletrici e per la cefalea muscolo-tensiva. Inoltre lo stress può essere coinvolto nello sviluppo di una sintomatologia ansiosa e depressiva. L’ipotesi più accreditata è che lo stress causi uno squilibrio del sistema nervoso autonomo e una ridotta attività del neurotrasmettitore inibitorio GABA. Una bassa attività del GABA ha ripercussioni sull’individuo nella sua totalità essendo riscontrata in pazienti che presentano problematiche di dolore cronico, sintomatologia ansiosa, sintomi depressivi, disturbo post- traumatico, problematiche gastrointestinali ecc..
Effetti positivi dello yoga
Diversi studi hanno evidenziato come lo yoga abbia un effetto benefico nel migliorare gli squilibri del sistema nervoso dovuti allo stress, questo spiegherebbe da un punto di vista neurofisiologico la sensazione di benessere che molti pazienti sperimentano dopo aver praticato yoga. Secondo una review condotta da un gruppo di ricercatori della Boston University School of Medicine, del New York Medical College, e del Columbia College of Physicians and Surgeons, sui benefici fisici e psicologici del praticare yoga, esisterebbero differenze significative nell’attività del GABA tra due gruppi di soggetti dei quali uno aveva ripetutamente praticato delle sedute di yoga e l’altro si era dedicato a frequenti passeggiate per un periodo di dodici settimane. Nel gruppo dei soggetti che avevano praticato yoga si registrava un aumentare dell’attività del GABA con un conseguente miglioramento della sintomatologia ansiosa e una diminuzione della percezione del dolore in alcuni pazienti che lamentavano in particolare dolori lombari, rispetto al gruppo che aveva solamente passeggiato.
Interventi integrati
I risultati dei diversi studi condotti fino ad oggi confermano una maggior efficacia degli interventi rivolti alla gestione dello stress, che prevedono la presenza di protocolli di intervento terapeutico “tradizionali” e alcune tecniche mutuate dallo yoga e dalle discipline orientali. In particolare esistono delle specifiche posture (asana) che sembrano essere maggiormente efficaci nel contrastare, affiancate ad un corretto approccio terapeutico, e fronteggiare sintomi ansiosi e depressivi. Si tratta in alcuni casi di posizioni complesse e non adatte a chi si affaccia a questa pratica per la prima volta, ma possono essere raggiunte attraverso una pratica corretta e costante.
BALASANA
URDHVA DHANURASANA
SIRSASANA
Bibliografia:
- C.C. Streeter, P.L. Gerbarg, R.B. Saper, D.A. Ciraulo, R.P. Brown. (2012). Effects of yoga on the autonomic nervous system, gamma-aminobutyric-acid, and allostasis in epilepsy, depression, and post-traumatic stress disorder. Medical Hypotheses, published online 27 February 2012.
- https://www.stateofmind.it/2012/04/yoga-stress/